Cittadina moderna in cui le attività commerciali, favorite dalla spiccata vocazione turistica della zona, occupano una posizione di netta preminenza. La comunità dei cecinesi  risulta frammentata in alcuni altri aggregati urbani: Colle Mezzano, Marina di Cecina, Mazzanta, Pacchione e S. Pietro in Palazzi. Il capoluogo comunale è interessato attualmente da una contenuta crescita edilizia dai tipici caratteri residenziali, per lo più indotta dalla sua capacità di attrazione di consistenti flussi turistici. Il territorio comunale si distende su quella porzione della pianura alluvionale del fiume Cècina che degrada dolcemente sul mare, dando luogo a spiagge basse e sabbiose contornate da folte pinete. Lo stemma effettivamente usato dal comune (per esempio nel gonfalone) e riprodotto in alto offre la raffigurazione di una testa umana: si tratta con tutta probabilità dell'immagine di Sant' Ilario, Patrono di Bibbona che, fino al 1906 costituì con Cecina una sola unità amministrativa; il ponte che compare nella parte inferiore, invece, è un preciso richiamo a quello sulla via Aurelia, nel capoluogo comunale. Lo stemma concesso con Decreto del Capo del Governo, invece, è troncato: il campo superiore è azzurro, quello inferiore è d'oro. Il capoluogo comunale è raggiungibile in auto percorrendo la via Aurelia o la sua variante; un punto di scalo sul luogo, inoltre, si trova lungo la linea ferroviaria Pisa-Roma; il centro infine, oltre a poter contare sulle strutture del proprio porto turistico: Marina di Cecina, ha come referente anche quello di Livorno, da cui lo separano 34 km; a 42 km di distanza.